ORME PISANE
NELLA SARDEGNA MEDIEVALE
Giovanni Padroni, già decano dell’Università di Pisa, economista e appassionato cercatore e costruttore di immagini, firma, con Orme pisane in Sardegna, una ricerca fotografica dedicata alla storia e alle memorie di testimonianze religiose inseguite e ricomposte attraverso architetture romaniche legate ad antiche maestranze pisane. Un viaggio in Sardegna sentimentale, artistico e spirituale che riesce a cogliere il significato più profondo del rapporto tra i segni della storia e le qualità del paesaggio, in una straordinaria geografia di linguaggi e Immagini di storia e di affetti, arricchite dalle ispirate musiche del Maestro Manfred Giampietro, Direttore dell’orchestra dell’Università’ di Pisa.
In percorsi compositivi sottilmente in equilibrio della realtà e astrazione, Giovanni Padroni affronta il tema della ricerca dell’invisibile oltre le apparenze volto a catturare l’aspetto nascosto delle cose.
Anche nella contemplazione di San Basilio la ricerca del Bello porta alla libertà dello spirito: una libertà interiore che aiuta, come misticamente in Edith Stein, a non essere sopraffatti dalla paura e dal dolore del male, che sembra albergare dovunque.
Esemplarmente ciò è esaltato nella memoria del Cantico Spirituale di San Giovanni della Croce, in cui le cose non materiali sono conosciute dall'anima attraverso la Creazione visibile e invisibile.
"L’Immagine della Madonna del Sole continua ad indicarci la "senda del Monte, Gesù Cristo Nostro Signore, guida al desiderio profondo di conoscere la "musica silenziosa" (CB strofa 15) dei famosi "nada" evangelici tracciati da san Giovanni della Croce".
Dal
20 luglio al 23 settembre 2018 si terrà al Museo della Grafica di Pisa la mostra “Orme pisane in Sardegna. Immagini di storia e di affetti”.
La mostra nasce dal ricordo e dalle emozioni del volume fotografico di Giovanni Padroni “Orme pisane in Sardegna” (1994),
dedicato alla storia e alle memorie della città, inseguite e ricomposte attraverso le tante testimonianze di architettura romanica legata ad antiche maestranze pisane.
Un viaggio in Sardegna sentimentale, artistico e intellettuale che riesce a cogliere il significato più profondo del
rapporto tra i segni della storia e le qualità del paesaggio, laddove la forza emozionale e poetica dell’immagine fotografica suggerisce e accende trame
inattese e sorprendenti in una geografia di linguaggi e culture, uomini e idee. Ad accompagnare le splendide fotografie di Padroni sono i testi di autorevoli studiosi come Maria Laura Testi
Cristiani e Marco Tangheroni, che ripercorrono tali legami in termini artistici, politici e culturali. E il viaggio sulle “orme pisane”, arricchito da pagine tanto belle, trova ulteriori
complicità in alcuni disegni eseguiti in Sardegna nel 1978 da Fernando Vallerini, raffinato artista e conoscitore che a Pisa e al suo territorio ha lasciato altri titoli
indimenticabili.
In esposizione al Museo della Grafica gli scatti del volume di Giovanni Padroni, riproposti in un suggestivo allestimento
e con l’aggiunta di scatti inediti. Inoltre in mostra una selezione dei disegni di Fernando Vallerini conservati nelle collezioni del Gabinetto Disegni e Stampe dell’Università di Pisa,
attraverso cui inseguire evocazioni e corrispondenze di antiche pietre. E la trama affettiva che le immagini trattengono e amplificano si arricchisce nel ricordo di Marco Tangheroni, della sua
biografia intellettuale, di una grande eredità scientifica e umana – memorabile la mostra Pisa e il Mediterraneo – che ancora consente di pensare alla storia, e ai suoi paesaggi, come preziosa,
irrinunciabile occasione per spiegare il presente.
La mostra è realizzata dal Museo della Grafica (Comune di Pisa, Università di Pisa) con la collaborazione della Società
Storica Pisana.
Con il patrocinio del Centro di Studi Storici Mediterranei “Marco Tangheroni” e de Gli Amici dei Musei e Monumenti
Pisani.
Un particolare ringraziamento al Rotary Club di Pisa, nel 1994 promotore (con il Rotary Club di Cagliari) del volume di
Giovanni Padroni Orme pisane in Sardegna.